Le dichiarazioni di Gennaro Gattuso nel post partita di Juventus-Milan, gara vinta dai bianconeri per 3-1.
Juventus-Milan, anche sotto la guida di Gattuso, conferma il risultato degli ultimi sette anni: quell’uno fisso che inizia diventare pesante nella storia dei rossoneri, mai usciti con un punto dall’Allianz Stadium. Al termine di una gara giocata buoni livelli, il tecnico ha parlato così ai microfoni di Sky Sport: “Non ho scuse per la sconfitta, potevamo di più, specie nel secondo tempo. Bisogna alzare l’asticella, quando si fanno queste partite contro la Juve e non si vince vuol dire che ci manca qualcosina. Sono contento per la prestazione, ma il risultato è bugiardo“.
Juventus-Milan, Gennaro Gattuso: “Con loro bisogna essere perfetti“
Sull’atteggiamento prudente della Juve nel primo tempo: “Le avversarie sanno come giochiamo noi, e noi sappiamo come giocano loro. Ma quando entrano giocatori come Costa e Cuadrado bisogna essere una macchina perfetta. Dispiace non aver concretizzato al meglio le occasioni avute, con le nostre qualità tante volte siamo arrivati in area. Differenza di panchina tra noi e loro? Sicuramente loro sono stati avvantaggiati dalle caratteristiche, ma penso che quando arrivi al settantesimo in quel modo, se non riesci a reggere l’urto arrivano dei campioni. La differenza in questo momento è la loro fisicità, non la tecnica“.
Gattuso e la vittoria mancata
L’analisi di Ringhio è spietata: “Io da un po’ di tempo, se devo pensare alla Champions League al pareggio non penso più. Avevo la sensazione che la partita si poteva portare a casa, a metà ripresa abbiamo avuto tre o quattro occasioni. Vero che poi loro ti mettevano in difficoltà, ma quando conquistavamo palla avevamo tanto campo. Biglia l’ho cambiato perché avevo paura del rosso. Abbiamo perso la partita non peri cambi, ma perché non abbiamo sfruttato le occasioni“.
Il tecnico rossonero è molto infastidito: “A me brucia, se fai una partita così e dopo sette anni di sconfitte allo Stadium perdi ancora, ti brucia. L’asticella si alza anche quando Calhanoglu non si ferma perché perde una palla e guarda il terreno. Se alzava il culo e correva magari l’asticella si alzava. Se vogliamo diventare grandi giocatori e grande allenatore queste cose non si devono fare. Ora cerchiamo di recuperare le forze per mercoledì. Se non vinciamo il derby dobbiamo stare attenti anche all’Europa League, che ci sono squadre vicine“.
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